Esposti all’Arpat. Il 2016 è indubbiamente l’anno in cui si è registrato infatti un incremento notevole degli ESPOSTI (cioè una segnalazione) all’ Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana, meglio conosciuta come ARPAT.

Nel mese di Settembre 2016 sono stati 69 gli ESPOSTI presentati all’Arpat. Le motivazioni alla base degli stessi sono riconducibili alle seguenti categorie:

loud-speaker-310849_960_720RUMORE:

  • Il rumore molesto causato da impianti di condizionamento vetusti (privati o aziendali, quali pizzerie ristoranti ecc.)

 

ARIA:aria

  • Emissioni in atmosfera dovute ad impianti di aspirazione aziendali,
  • Utilizzo non corretto ed idoneo di fitofarmaci,
  • Incenerimento di materiali plastici,
  • Allevamento di esche da pesca,
  • Malfunzionamento di alcuni impianti di depurazione biologici

acqua

ACQUA:

  • Numerose sono state le segnalazioni di scarichi idrici abusivi nei vari corpi ricettori, geolocalizzato prevalentemente nella Val D’Elsa

 

RIFIUTI:

rifuti

  • Riguardano accumuli di rifiuti da demolizione edilizia, alcuni dei quali abbandonati su alvei di torrenti che le autorità competenti hanno provveduto a rendere impraticabili

 

amiantoAMIANTO:

  • Gli ESPOSTI sono in aumento in quanto vengono segnalate coperture in AMIANTO che si trovano a ridosso di abitazioni e per le quali sono obbligatorie valutazioni sullo stato di degrado a carico dei proprietari.

 

CAMPI ELETTROMAGNETICI:Radio_waves_hazard_symbol.svg

  • Gli ESPOSTI in questo caso sono stati a carico di abitazioni limitrofe ad elettrodotti ed ad antenne teleripetitori (vedi il nostro articolo sui campi elettromagnetici cliccando QUI)

Come si vede l’azione del coinvolgimento dei cittadini è in aumento, dovuto soprattutto al fatto che esiste la possibilità di inviare gli ESPOSTI in maniera veloce e viene vista come una risposta subitanea al problema.

Il rischio però è quello di aprire una “Caccia alle streghe” (ESPOSTO SELVAGGIO sempre e comunque), soprattutto perché il “cittadino” non ha sempre le competenze e le conoscenze sufficienti per una corretta valutazione dello stato delle cose.

Per la propria tutela, è quindi auspicabile una maggiore diffusione dell’educazione ambientale, al fine di evitare spiacevoli sorprese.

Quindi aziende attenzione! Noi ci siamo per aiutarvi anche a prevenire queste situazioni spiacevoli.

Contattaci allo 0574 18 26 468 o a info@qes.toscana.it

SIAMO QUI PER AIUTARTI 😉

 

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